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GALLERIE D'ITALIA - PALAZZO LEONI MONTANARI


CONTRA' SANTA CORONA, 25
36100 VICENZA
 (VI)

Orario Museo:
Martedi 10:00-14:00  14:00-18:00 
Mercoledi 10:00-14:00  14:00-18:00 
Giovedi 10:00-14:00  14:00-18:00 
Venerdì 10:00-14:00  14:00-18:00 
Sabato 10:00-14:00  14:00-18:00 
Domenica 10:00-14:00  14:00-18:00 

Biglietti:
5,00 EURO INTERO ¿ 3 EURO RIDOTTO - GRATUITO LA PRIMA DOMENICA DI OGNI MESE

Telefono: 800578875
Fax: 0444991280
Email: info@palazzomontanari.com

Sito Internet

Prenotazione Museo:
Prenotazioni
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Telefono: 800578875
Fax: 0444991280

Come arrivarci:
NAVETTA DA PARK CRICOLI ¿ PARCHEGGIO INTERSCAMBIO DI VICENZA/LINEE URBANE PER IL CENTRO DELLA CITTÀ

Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza insieme alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli e alle Gallerie di Piazza Scala a Milano formano le “Gallerie d’Italia”, la rete dei poli museali di Intesa Sanpaolo presenti nel territorio nazionale che accolgono ed espongono le collezioni d'arte appartenenti al Gruppo.

La storia di Palazzo Leoni Montanari ha inizio poco oltre la metà del Seicento, quando Giovanni Leoni Montanari fece erigere questa prestigiosa dimora in luogo delle preesistenti fabbriche appartenenti ai Montanari. Non vi sono notizie certe circa gli artefici della costruzione, durata diversi decenni: per la prima fase edilizia è stato fatto il nome di Carlo Borella, già allievo di Antonio Pizzocaro. Il risultato è una sontuosa residenza barocca, caratterizzata da un ricco apparato decorativo modulato sul meraviglioso. Nel 1908 il palazzo venne acquisito dalla Banca Cattolica di Vicenza; passato al Banco Ambrosiano Veneto di cui fu sede di rappresentanza, il Palazzo venne infine trasformato in sede espositiva per volere di Banca Intesa (oggi Intesa Sanpaolo) nel 1999.

La collezione di ceramiche attiche e magnogreche è composta da oltre cinquecento reperti provenienti dalla necropoli di Ruvo di Puglia. I vasi, preziosa testimonianza della cultura e dell’arte della Grecia d’Occidente, furono prodotti tra il VI e il III secolo a.C. in Puglia e in Lucania o importati da Atene. All’utilità pratica si somma il valore simbolico e artistico rappresentato dalle scene mitologiche e quotidiane dipinte a figure nere o rosse ceramiche. In due sale al piano nobile del Palazzo vengono presentati a rotazione nuclei di vasi selezionati dalla raccolta, nell’ambito dell’iniziativa Il Tempo dell’Antico. Il progetto si articola in una serie di allestimenti costruiti attorno a un tema suggerito dalle pitture vascolari, che mirano a illustrare i momenti più significativi della vita e della cultura del mondo greco e magnogreco tra V e IV secolo a.C.

La collezione di pittura veneta del Settecento, che trova la sua naturale cornice in tre sale al piano nobile del palazzo, illustra tutti i generi pittorici che nel XVIII secolo posero Venezia e la sua scuola al centro della scena artistica internazionale. Il percorso si apre con il “gruppo Longhi”, 14 dipinti di Pietro Longhi e seguaci, che per ampiezza si affianca alle raccolte dei musei veneziani di Ca’ Rezzonico e Querini Stampalia. Vedute e capricci di Canaletto, Luca Carlevarijs, Francesco Guardi, Francesco Zuccarelli, restituiscono l’immagine della Venezia settecentesca e di altre città dell’Italia settentrionale. Chiude idealmente il percorso una sala dedicata alla pittura di storia e di ritratto, in cui è inserito un bozzetto a olio di Giambattista Tiepolo.

La collezione di icone russe, tra le più importanti in Occidente, è esposta al piano alto delle Gallerie. La raccolta si distingue per tre aspetti molto significativi: l’ampio arco cronologico, dal Medioevo all’età moderna; la grande varietà di scuole rappresentate (accanto ai centri artistici più noti come Mosca, Novgorod, Pskov, Tver’ e Vladimir, sono documentate le aree provinciali della Russia centrale e settentrionale); infine, il largo spazio dato alle tavole realizzate nel XVIII e XIX secolo, ossia nel periodo successivo alle riforme dello zar Pietro il Grande. Le Gallerie, casa delle icone, svolgono un’opera fondamentale di divulgazione della cultura russa, avvalendosi anche di un annesso centro di studi.

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