PALAZZO FORTUNY
SAN MARCO 3958
30124 VENEZIA
(VE)
Orario Museo:
Lunedi 10:00-14:00 14:00-18:00
Mercoledi 10:00-14:00 14:00-18:00
Giovedi 10:00-14:00 14:00-18:00
Venerdì 10:00-14:00 14:00-18:00
Sabato 10:00-14:00 14:00-18:00
Domenica 10:00-14:00 14:00-18:00
Telefono: +390415200995
Fax: +390415223088
Email: fortuny@fmcvenezia.it
Sito Internet
Prenotazione Museo:
Telefono: +390415200995
Fax: +390415223088
Costruito per iniziativa di Benedetto Pesaro a partire dalla metà del Quattrocento, l’edificio si presenta oggi nella sua imponente mole con una facciata verso il rio di Ca’ Michiel e con una più estesa, e tra le più complesse del gotico veneziano, sul campo di San Beneto. Il palazzo, sviluppatosi su di un complesso sorto con caratteristiche di fondaco commerciale, fu ampliato e trasformato nel corso dei secoli. La sua struttura architettonica risponde pienamente alla tradizione veneziana e vanta alcune soluzioni di rilevante pregio come le due eptafore del primo e del secondo piano nobile e un’inusuale profondità delle sale passanti tra le due facciate. Gli interni presentano alcuni elementi architettonici particolarmente rilevanti e raffinati, come gli architravi lignei e i pilastri in marmo scolpiti del primo piano nobile. Nella seconda metà dell’Ottocento il Palazzo venne frazionato in numerosi anti e appartamenti. Nel 1898 Mariano Fortuny occupò il terzo piano, stabilendovi il proprio studio. Nel corso degli anni, acquisite le altre parti dell’immobile, iniziò il lavoro di recupero della struttura riportando equilibrio e proporzione, ed elesse Palazzo Pesaro Orfei a propria dimora.
Il salone del primo piano conserva intatte le caratteristiche di ciò che fu lo studio di Mariano Fortuny. Preziosi tessuti in velluto di seta e cotone rivestono interamente le pareti. Lo spazio, strutturato in quinte teatrali, accoglie una ricca collezione di opere e oggetti che ben testimonia i diversi campi di indagine e sperimentazione in cui Fortuny si cimentò: dipinti, fotografie, disegni, incisioni, sculture, lampade tecniche e per l’arredo, modelli teatrali, tessuti stampati e abiti, dai celebri Delphos ai costumi teatrali. Tutto è testimonianza della geniale ispirazione di questo artista tra sperimentazione e innovazione, tutto è testimonianza della sua presenza sulla scena intellettuale e artistica internazionale a cavallo tra Ottocento e Novecento.