COLLLEZIONE DI STRUMENTI MUSICALI DELL'ACCADEMIA FILARMONICA DI VERONA
VIA DEI MUTILATI, 4/L
37122 VERONA
(VR)
Telefono: +390458005616
Fax: 0458002603
Email: info@accademiafilarmonica.org
Sito Internet
Prenotazione Museo:
Email: m.magnabosco@accademiafilarmonica.org
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Il museo dell’Accademia Filarmonica di Verona, denominato “Collezione di strumenti musicali dell’Accademia Filarmonica di Verona”, è costituito da quanto rimane del patrimonio organologico in dotazione all’ente nella seconda metà del Cinquecento e l’inizio del Seicento; a questi si aggiungono alcuni strumenti più recenti del XVIII, XIX e XX, per lo più acquisiti tramite donazione.
Gli strumenti che compongono la collezione sono:
- 13 flauti dolci rinascimentali (7 bassetti, 5 bassi, 2 contrabbassi)
- 12 flauti traversi rinascimentali (6 tenori, 6 bassi)
- 4 cromorni
- 2 doppioni
- 11 cornetti negri
- 7 cornetti muti
- 1 tromba rinascimentale “annodata” di Anton Schnitzer “Padre” (Norimberga, 1585)
- 2 tromboni tenore: anonimo veneziano “FIALRMONIA” (1560ca) e Anton Schnitzer “Padre” (Norimbarga, 1579)
- 1 violino con etichetta “Giuseppus Guernerius / fecti Mantuae 1752)
- 1 violino Giacinto Santagiuliana (Vicenza, 1843)
- 1 controfagotto (Austria, fine XVIII sec.)
- 1 xilofono Maino & Orsi (Milano, fine XIX sec.)
- 1 chitarra anonima ottocentesca [donazione]
- 1 chitarra attribuita a Giacinto Santagiuliana (Vicenza, 1824) [donazione]
- 1 mandolino (XIX sec.) [donazione]
- 1 mandola (XIX sec.) [donazione]
- 1 fisarmonica Scandalli (XX sec.) [donazione]
- 1 Corno naturale a due giri e mezzo "à la Dauphine" Carlin (Parigi, fine XVIII – inizio XIX sec.)
La Collezione di strumenti musicali dell’Accademia Filarmonica di Verona, composta per la maggior parte da aerofoni rinascimentali databili tra la fine del XVI e i primi tre decenni del XVII secolo, è considerata una della collezioni organologiche più significative a livello internazionale. L’importanza della collazione deriva dal fatto che essa è l’unico caso ad oggi conosciuto di una dotazione organologica acquisita da un ente nel Rinascimento e rimasta di proprietà e in disposizione dell’ente stesso fino ai nostri giorni. A questo fattore si unisce il fatto che insieme alla collezione si sono conservati anche la biblioteca musicale con le musiche eseguite con questi strumenti, l’archivio storico tramite il quale è possibile ricostruire le vicende storiche della collezione e la Sala Maffeiana, ossia il luogo nel quale gli strumenti erano utilizzati. Oltre a ciò grande importanza hanno anche specifici strumenti o gruppi di essi, quali gli unici due esemplari conosciuti di doppione, il terzo e il quarto trombone più antichi al mondo (lo Schnitzer è anche lìunico trombone rinascimentale che conservi ancora il proprio bocchino originale in metallo), la celebre tromba “annodata di Schitzer e all’incirca un quarto dei flauti traversi rinascimentali conosciuti.