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MUSEO CIVICO DI BELLUNO


VIA ROMA 28
32100 BELLUNO
 (BL)

Orario Museo:
Martedi 09:30-12:30  15:30-18:30 
Mercoledi 09:30-12:30  15:30-18:30 
Giovedi 09:30-12:30 
Venerdì 09:30-12:30  15:30-18:30 
Sabato 10:00-14:00  14:00-18:30 
Domenica 10:00-14:00  14:00-18:30 

Telefono: 0437913323
Fax: 0437944836
Email: museo@comune.belluno.it

Sito Internet

Prenotazione Museo:
Email: prenotazionimuseo@comune.belluno.it
Telefono: 0437913323
Fax: 0437944836

PALAZZO FULCIS. LA MAGNIFICA DIMORA DELL'ARTE

Tremila metri quadri di spazio espositivo, stucchi e affreschi recuperati, un progetto museografico che integra in maniera sapiente il fascino fortemente connotato del palazzo settecentesco ad un percorso museale molto vario e di grande suggestione: questo è Palazzo Fulcis, dal 2017 sede del Museo Civico di Belluno.

Il museo fu istituito nel 1872, grazie alla donazione alla città dell'importante raccolta di dipinti, su tavola e su tela, dal medico bellunese Antonio Giampiccoli; a questo primo nucleo si aggiunsero ben presto, le collezioni di bronzi, medaglie, placchette, monete, sigilli, manoscritti e libri del conte Florio Miari. La raccolta civica venne aperta al pubblico nel 1876 presso Palazzo dei Giuristi ed è pertanto tra le più antiche del Veneto.

Un percorso espositivo vasto ed eterogeneo che parte con gli inizi dell'arte bellunese del XV e XVI secolo rappresentati dalle opere di Simone da Cusighe, Matteo Cesa, dalle bellissime tavole di Bartolomeo Montagna fino a Pomponio Amalteo, Domenico Tintoretto, Bernardino Licinio e Palma il Giovane. Ma è l'arte del Seicento e soprattutto del Sette e Ottocento a rappresentare il cuore delle collezioni mettendo in evidenza i temi conduttori nodali per la storia dell'arte bellunese e le personalità più importanti: il genere del paesaggio con Marco Ricci, Antonio Diziani e Giuseppe Zais prima e Ippolito Caffi e Alessandro Seffer poi; il tema dell'intaglio ligneo e della terracotta con Andrea Brustolon il “ Michelangelo del legno” e Valentino Panciera Besarel, la scultura dell'Ottocento e le tematiche risorgimentali e del

ritratto. Tra i protagonisti assoluti del nuovo Palazzo Fulcis spicca Sebastiano Ricci, il terzo piano è infatti dedicato a questo maestro del passaggio tra barocco e rococò con tre monumentali tele – tra cui il capolavoro la Caduta di Fetonte – provenienti in origine

proprio dal Camerino Fulcis. Dal 2021 è stata aggiunta alla collezione la Sala degli

Spadai dove sono esposte diverse armi bianche, con lo scopo di illustrare la produzione degli spadai nel territorio compreso tra la ValBelluna e la Pedemontana Veneta.

 

PALAZZO DEI GIURISTI. ALLE ORIGINI DI BELLUNO

La sezione archeologica ospitata in due sale situate al piano terra del palazzo del Collegio dei Giuristi, espone reperti che documentano la lunga storia della provincia dal Paleolitico Medio all'Alto Medioevo, frutto di scavi e rinvenimenti effettuati a partire dalla seconda metà dell'800. Tra questi si segnalano la sepoltura di un cacciatore rinvenuta in Val Cismon (BL) e databile alla fine del Paleolitico Superiore (14.000 anni fa) la cui fossa era ricoperta da pietre dipinte in ocra rossa, varie testimonianze dell'età del Ferro da una necropoli nei pressi di Cavarzano e numerosi reperti di età romana e longobarda.

La sede è aperta solo su appuntamento (consultare il sito internet per ulteriori informazioni).

 

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